Serramenti c/o Seventyfive Café&Lounge

Serramenti c/o Seventyfive Café&Lounge

Fornitura e posa di serramenti c/o Seventyfive Café&Lounge

Ponte di legno

Il wine bar firmato Piero Lissoni

Atmosfera montana e appeal internazionale, vini pregiati e design made in Italy. Inaugurato a Ponte di Legno, in provincia di Brescia, il Seventyfive Café&Lounge progettato dall'architetto e nato dall’idea dei fratelli Negri


Fuori, lo spettacolo della Val Camonica. Dentro, oltre mille etichette da far girare la testa anche senza alzare il gomito. Il Seventyfive Café&Lounge inaugurato a Ponte di Legno, non è il solito wine bar da un bicchiere e via, ma un salotto à la page dove brindare con champagne, calici di vino e cocktail (da bere responsabilmente), o fermarsi per la prima colazione e il light lunch. Atmosfera montana e appeal internazionale, modernità e tradizione, il locale porta la firma dell’architetto Piero Lissoni con Mattia Susani, Tania Zaneboni e Roberto Berticelli (styling studio Salaris). «Volevamo un luogo intimo e accogliente in cui sentirsi protetti come un’alcova o una grotta. È sicuramente forte il richiamo alle architetture di montagna e alle baite, ma senza riferimenti scontati», spiega l’ambasciatore in pectore del made in Italy con studio a Milano e New York che da oltre trent’anni disegna dal micro al macro in tutto il mondo. Il ‘75’ (omaggio al formato classico delle bottiglie) è nato dall’idea dei fratelli Luca e Stefano Negri, famiglia di albergatori da tre generazioni, e si trova in quello che è un piccolo comune della provincia di Brescia ma anche una delle più importanti stazioni sciistiche della Lombardia, con circa cento chilometri di piste. Interni sobri dai toni scuri con arredi di design e artigianato incorniciati da pietra a vista e pavimento in granito nero, parquet e boiserie di rovere.

C’è anche un camino sospeso per le serate più fredde e romantiche, mentre all’esterno un dehors per la bella stagione, con la facciata rinnovata e rivestita di larice: «La difficoltà maggiore forse è stata trasformare una struttura con tanti spazi diversi in un unico ambiente che ora è articolato in tre sale comunicanti. Per farlo abbiamo demolito tutti i muri portanti, ma i vicini non se ne sono ancora accorti», scherza.Tavolini di acciaio e vetro con il bancone bar di pietra lavica, panche di legno e cuoio e divani in nabuk, un menu da gustare anche con gli occhi sulle note – a seconda degli orari – di pezzi chillout lounge e deep house. A proteggere e esaltare la silhouette delle bottiglie, una rete metallica in stile industrial: «Fondamentale è l’esposizione dei vini e delle tante etichette, il cliente vuole vedere ciò che poi dovrà bere e essere partecipe della scelta. Altra prerogativa è quella di combinare tavoli conviviali con isole più intime perché ogni tipologia di bottiglia richiede modi e atmosfere diverse per essere degustata. Il vino ha secondo me una dignità straordinaria, non necessariamente deve essere costoso, dev’essere soprattutto buono».

dove: Via S. Antonio 7-5, Ponte di Legno, Brescia

Fonte: http://living.corriere.it/city-guide/ristoranti/il-seventyfive-cafelounge-firmato-piero-lissoni-val-camonica/

Date

06 Novembre 2019

Tags

Lavori svolti, Vetri - Cristalli

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